Settembre e ansia sembrano andare d’accordo e aver firmato un patto di reciproco amore, ma forse questo patto si può spezzare: é possibile ricominciare settembre senza ansia?
L’ansia che ci si porta dentro pervade l’ambiente intorno a noi e prende dentro di sé anche chi ci sta intorno. Mi riferisco da mamma all’inizio di un nuovo anno scolastico e a tutto quello che questo comporta nell’organizzazione familiare e scolastica. Roba non da poco per le mamme lavoratrici ed equilibriste che conosco e stimo. Ricominciare porta con sé una buona dose di gioia, carica positiva e ansia in dosi variabili.
Sono giorni che mi chiedo se sia possibile ricominciare senza ansia, senza quell’ansia che spezza il respiro. Ho raccolto i pensieri e sono arrivata alla conclusione che un po’ sia inevitabile e un po’ invece sia evitabile: alcuni strumenti possano essere d’aiuto per questa battaglia.
Settembre è novità
La novità che ci aspetta, che sia un nuovo inizio lavorativo, scolastico o di vita, porta dentro tanto mistero. Come sarà? Come ci organizziamo? Ce la faremo? Come dividersi i compiti? Quali sono gli orari? Quale talento va incoraggiato? A che cosa dare la precedenza? Quale luogo è meglio privilegiare? Queste e altre mille domande affollano la nostra mente e potrebbero generare ansia. Come è possibile ricominciare settembre senza ansia?
Molto spesso al giorno 1 si vorrebbe avere già tutto organizzato e fissato. Incasellato, statico e programmato. Orari, pasti, uscite, sport. E invece no. Le prime settimane di scuola e di ripresa della vita scolastica e sociale sono per lo più caratterizzate da ritmi fluidi, scostanti e incerti. Le prime settimane di settembre sono un rodaggio, una verifica rispetto a ciò che si era immaginato e ciò che si verifica. Il primo passo è accettare questa circostanza iniziale. Pazienza, buon umore, sangue freddo e riflessione: ecco gli ingredienti da mettere da parte.
Tempo di decisioni
L’ansia tende ad annebbiare la vista e il pensiero, occorre quindi darle una spallata cercando di mettere a fuoco i punti critici per cui è opportuno prendere delle decisioni.
Il primo strumento utile che abbiamo a disposizione è la memoria. Si proprio la memoria dell’anno scolastico appena trascorso e di quelli precedenti. Avere memoria di cosa ha davvero funzionato nell’anno passato: quale occasione/pomeriggio/attività è stata essenziale per il bene di mio figlio? Quale organizzazione ha funzionato perfettamente anche per lui? E cosa ha funzionato per me genitore?
Viceversa è importante chiedersi cosa non ha funzionato e ammetterlo. Quale attività non è da ripetere? Quale pomeriggio era organizzato male? Quale esperienza non si vuole ripetere e perché? È essenziale visualizzare anche i motivi, altrimenti sarà facile ripetere lo stesso errore.
Settembre è novità
Fatta memoria, occorre sintonizzarsi con il nuovo anno.
Magari i figli iniziano una nuova scuola, un nuovo ciclo, un inserimento. Hanno un anno in più e questo va tenuto in conto. Crescono e ci sono nuove sfide. Questo comporta una nuova organizzazione familiare: quali cambiamenti si prospettano rispetto all’anno passato? Alcuni saranno evidenti e già nella nostra mente, con altri invece andremo probabilmente a scontrarci. Sarà la realtà a parlarci e farci cambiare direzione.
Se i figli sono già grandicelli e si affacciano alla preadolescenza occorrerà coinvolgerli sempre di più nelle decisioni che li riguardano. Consultarli per le scelte da fare, discutere di eventuali cambiamenti, informarli (di nuovo e ancora) delle regole in vigore in casa e discutere di eventuali cambiamenti o aggiornamenti. I figli crescono e la famiglia cresce con loro. Ci saranno nuove autonomie, situazioni nuove e altre ansie che dovremo imparare a gestire.
Tutta questa riorganizzazione prenderà forse più tempo di quello che inizialmente si possa immaginare e allenerà la nostra pazienza. Motivo in più per mettere da parte l’ansia: c’è bisogno di sperimentare queste prime settimane sul campo per ponderare le forze, le proposte, le novità e i desideri di figli e genitori.
Settembre: ricominciare senza ansia
C’è un altro strumento spesso sottovalutato: la condivisione e la coesione con gli altri genitori.
Dividersi le prese e gli accompagnamenti, condividere le scelte e le preoccupazioni, decidere insieme dove portare i figli per le attività e magari anche in quale scuola rischiare ad iscriverli. O semplicemente condividere un pomeriggio, scambiarsi una ricetta, un’idea o la soluzione a una difficoltà.
O ancora la coesione può portare a discutere di temi che ci stanno a cuore, ma dei quali si parla ancora troppo poco: urgenze educative che ci riguardano sempre di più. L’ansia infatti ci assale quando confidiamo solo nel nostro fare e sentiamo il peso di ogni decisione sulle nostre spalle.
Settembre è da sempre uno dei miei mesi preferiti, nonché dei più intensi: si ricomincia, ma per ritrovare la routine che funzioni per tutti la strada può essere lunga. Essere più consapevole di questo può aiutare ad abbattere l’ansia che ciclicamente torna ad avvolgerci. E poi chissà quante sorprese ci aspettano. Fate un respiro e in bocca al lupo!