Ci sono alcune caratteristiche che contraddistinguono le regole educative e svariati errori nei quali capita di inciampare. In questo post, che scrivo come eterno promemoria, si parla degli errori più comuni che si fanno in famiglia nell’individuare tali regole. Errori che prima o dopo si può imparare ad evitare.

Le caratteristiche delle regole le trovate invece in questo vecchio post sempre attuale.

Sbagliare per imparare

Liberarsi dall’immagine del genitore perfetto che periodicamente si affaccia all’orizzonte è un bagno di umiltà che fa bene all’anima. Non c’è nulla di più efficace e formativo che imparare dai propri errori. L’essenziale è accorgersene: avere accanto qualcuno che più o meno timidamente lo segnala e lo fa notare é un’ottima arma.

Vediamo quali sono questi errori.

Le regole educative e gli errori da evitare

Dare regole ambigue

Capita di pronunciare o dare delle regole che sono generiche e portano in confusione i bambini e i ragazzi. Per esempio:

“Mangia cibi sani!”

Di quali cibi si sta parlando esattamente? Oppure:

“Non giocare troppo alla playstation”, “Non guardare troppa tv!”

Di quanto tempo si sta parlando? “Troppo” non avrà lo stesso significato per adulti e ragazzi e creerà facilmente ambiguità, discussioni e fraintendimenti. Occorre specificare la quantità, dare un perimetro preciso alla regola, una quantità oraria, un catalogo dei cibi “sani”, ecc.

Confondere una regola con un ordine

Questo capita spesso ed è un attimo che accada. Di solito la stanchezza, la fretta e il nervoso ne sono compagni. O anche un certo modello educativo più tradizionale e rigido.

La regola non è un comando e i genitori non sono dei generali che guidano il loro esercito. (Anche se bisogna ammettere che sarebbe molto più semplice…:-) . La regola ha una funzione educativa e una sua utilità per il bene del bambino e del ragazzo.

Oltretutto se si dà un ordine non si lasciano alternative o margini al bambino: quale sarà il passo successivo di fronte a un bambino che non fa quello che gli stiamo dicendo?

Si può ordinare: Siediti a tavola! Oppure si può annunciare che: “È ora di mangiare.

Si può dire: “Non urlare!” Oppure si può suggerire: “Si parla uno per volta a un volume di voce più basso”.

Si può ordinare: “Mettiti le scarpe!” Oppure anticipare che: “È ora di uscire, occorre mettersi scarpe e giacca”.

Regole educative e errori: non spiegare adeguatamente la regola

Se la regola non è spiegata bene (nella sua utilità e ragionevolezza) si rischia di finire a discutere all’infinito. Occorre esplicitarla e collocarla adeguatamente per evitare proprio le discussioni che potrebbero essere un sintomo di una certa insicurezza.

La regola è stata adeguatamente compresa dal bambino? L’adulto è convinto della necessità e dell’utilità di questa regola?

Senza destabilizzare il proprio ruolo e creare confusione una spiegazione adeguata chiude ogni possibile dubbio.

Regole non condivise

La coesione educativa fra genitori è più importante di quanto potremmo immaginare. La regola verrà disattesa molto facilmente se il livello di coesione è basso o inesistente. L’efficacia di una regola è legata infatti alla condivisione della stessa da parte dei genitori e degli educatori, per questo occorre stabilirle a priori insieme.

Quali sono le regole educative che la nostra famiglia ritiene fondamentali per la crescita e l’autonomia dei figli? Questa è sicuramente una buona domanda per iniziare a porre le basi.

La coesione educativa come salvagente

La regola educativa proprio perché definisce un campo di azioni possibili e un campo di azioni impossibili offre ai genitori la possibilità di offrire uno spazio chiaro di limiti e libertà. Una volta definite le regole in modo chiaro, esaustivo, realistico, sostenibile e adeguato non bisogna dimenticare di confrontarsi e condividere tali regole.

Questa chiarezza permette inoltre di potersi concentrare poi sulla nostra comunicazione educativa. Tutti gli scatti, i rimproveri urlati, le sgridate sono le nostre semplici reazioni emotive: scaricano il nervoso che ci si ritrova addosso, ma non sono educative.

 “Parlare di comunicazione educativa significa fare riferimento a una comunicazione che si gioca a partire da un ruolo di responsabilità rispetto alla loro crescita.”

D. Novara

Le regole educative e gli errori da evitare

Evidenziare e avere chiari questi errori ha come unica finalità quella di aiutare a individuare l’approccio migliore. Il fatto che ci sia una regola non significa affatto che il bambino la rispetterà. Occorre un lavoro, un percorso, un passo indietro e due avanti.

Qui trovate un riepilogo delle caratteristiche delle regole e un esercizio molto interessante per mettervi alla prova e approfondire le radici delle regole da porre in famiglia.

Occorre avere una visione di lungo periodo nell’educazione dei figli pensando al bene a cui desideriamo portarli, a quale sia il loro bene adesso e all’ideale che desideriamo per la loro educazione.

In questo la coerenza e il rispetto delle regole da parte deli adulti non sono aspetti da mettere in secondo piano: come sempre per educare occorre educarsi.

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