Un metodo efficace per insegnare ai propri figli a gestire i conflitti

Daniele Novara nel libro Urlare non serve a nulla, di cui ho già parlato qui, accenna anche al metodo litigare bene che avevo scoperto con la lettura del suo libro Litigare fa bene. Nel momento in cui avevo letto quest’ultimo libro avevo 3 bambini ancora molto piccoli e alcune metodologie che lui suggerisce le avevo trovate sinceramente poco praticabili. Anzi, dentro di me più volte avevo pensato di invitarlo a casa nostra per avere una assaggio del nostro quotidiano e studiare la sua reazione!

Cresciuti un poco i bambini (ma mi riferisco comunque alla fascia di età 4-9 anni) posso dire che trovo efficace questo metodo, lo adotto quotidianamente e nel tempo mi è servito per imparare a stare di fronte ai litigi dei miei figli.

Restarne fuori

L’assunzione fondamentale da cui parte il metodo litigare bene è che sia sempre sbagliato mettersi in mezzo, ossia che non si debba intervenire nei litigi dei nostri figli perché questo “modifica inevitabilmente la dinamica conflittuale”.

Confesso che la prima volta che ho letto questo punto mi è sembrato assurdo: ma come, non devo intervenire?! Io, madre, non devo intervenire? No!! E non solo.

2 passi indietro

Il metodo litigare bene prevede 2 passi indietro e 2 passi avanti.

I passi indietro chiedono a noi genitori di tenerci alla giusta distanza senza cercare un colpevole e senza fornire una soluzione immediata ai conflitti.

Sembra semplice a dirsi e difficile da farsi. In realtà con un po’ di pratica ci si abitua a restare indietro, a rimanere lontani emotivamente dai loro conflitti, a studiarli a distanza e a non schierarsi.

Il primo passo avanti

I passi avanti ci riavvicinano ai bambini, in primo luogo per aiutarli a parlarsi fa di loro. Credo sia capitato anche a voi che i litiganti siano venuti da voi per tirare fuori le loro ragioni o esplicitare un’ingiustizia che avevano subito, senza però rivolgersi anche al fratello/amico con cui stavano litigando.

Mi ricordo che le prime volte che li spingevo a spiegarsi fra loro, invece che spiegare le cose a me, mi guardavano stupiti e con aria interdetta. Poi dopo qualche incoraggiamento si sono abituati a spiegarsi tra loro ed è stata una grande conquista! 

Il secondo passo avanti

Il secondo passo avanti riguarda noi soltanto: bisogna avere fiducia che loro troveranno un accordo. Su questo punto ci vuole pazienza, nel senso che non si può avere fretta o aspettarsi che accada immediatamente e in modo automatico.

Dipende da tanti fattori, ma la nostra fiducia è un tassello fondamentale. Tante volte, mentre i bambini si parlano e si confrontano, allo stesso tempo si chiariscono i malintesi che avevano generato la lite e si stabilisce un nuovo accordo.

Per me è una pratica quotidiana in continua evoluzione che sto affinando e personalizzando con la loro crescita. 

A chi consiglio questo libro

Vi consiglio questo libro se siete esasperati dai continui litigi dei vostri figli. Se fate fatica a starci di fronte e a gestirli perché la chiave è proprio qui: i litigi sono loro e devono imparare a gestirli fra loro. 

Nel libro litigare bene Novara approfondisce questo metodo in modo esaustivo e lo correda con tantissimi esempi reali (di genitori e di bambini), se non conoscete questo metodo ve lo consiglio!

Con questo articolo partecipo al concorso #unblogalmese del mese di giugno 2019 indetto dal blog Trippando

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