C’è una cosa che mi sta a cuore da sempre, o almeno da quando questa sfida dell’educazione digitale ha travolto il mio quotidiano con 5 figli, ossia poter sempre favorire le alternative. Cosa intendo dire con questo?
Intendo fondamentalmente 2 aspetti educativi che per me sono importanti.
A quali contenuti aprire la porta
In primo luogo, offrire alternative significa scegliere in modo più consapevole i contenuti ai quali decidiamo di aprire la porta di casa. Può essere una scelta ragionata e graduale che vede gli adulti come protagonisti quando i figli sono ancora piccoli e comunque minori di 14 anni.
Cosa significa scegliere in modo più consapevole i contenuti? Per esempio, selezionare le App da inserire sul dispositivo di famiglia con un occhio all’età e un occhio allo scopo. Scegliere quali App inserire in modo graduale sullo smartphone di nostro figlio nel momento in cui glielo consegniamo, scegliere quali videogiochi avere e quali evitare o rimandare, non solo seguendo le spinte del momento, ma anche in base alle età previste dal catalogo PEGI. O ancora decidere insieme quali film e quali serie tv vedere o lasciare che i nostri figli più grandi possano vedere. Possiamo informarci prima, avere delle proposte, creare degli elenchi di film, confrontarci con altri genitori o esperti.
Offrire alternative a ciò che le piattaforme commerciali consigliano ai nostri figli e scegliere noi a cosa aprire la porta, informandoci sui contenuti e utilizzando ogni strumento a nostra disposizione! Con impegno e insieme si può fare!
Offrire alternative agli schermi
In secondo luogo, offrire alternative significa proprio offrire alternative agli schermi. Dare la possibilità ai nostri figli di giocare, possibilmente all’aria aperta, ma anche a casa. Giocare da soli o insieme ad altri, creando occasioni di incontro e di socialità. Favorire abitudini sane e routine legate a giochi manuali e creativi, capire quali passioni animano bambini e ragazzi e fare in modo che si creino le condizioni di tempo & spazio necessarie per fare un po’ di sperimentazione.
Penso agli scacchi, agli infiniti giochi di carte, ai giochi da tavolo, alla musica, al potere di un pallone e un pezzo di prato, ai pattini, allo skate o alla bici. Si potrebbe decidere che un certo pomeriggio si va in bici, un altro giorno in biblioteca e un’altra volta si cucina insieme. Ognuno farà secondo la propria organizzazione familiare e lavorativa, ma è importante porsi la questione.
Esistono solo videogiochi & App?
Non so a casa vostra, ma a casa nostra è sempre una sfida offrire alternative e giocare anche senza uno schermo davanti. Oggi su IG con un brevissimo reel vi mostro un gioco super carino e molto creativo che da qualche mese stiamo utilizzando in famiglia. All’inizio devo dire con diffidenza, poi giocandoci a turno.
E’ un gioco che allena tante competenze e non prevede schermi: una combo che mi ha subito incuriosito. E’ a metà fra un puzzle e un rompicapo, ha dei pezzi colorati, un obiettivo specifico per ogni turno e (quasi) infiniti livelli di gioco.
Quali sono le caratteristiche positive di un gioco del genere?
- È adatto a piccoli e grandi.
- Aiuta i bambini a concentrarsi e ad allenare la pazienza. Il gioco prevede sfide progressive e questo richiede ai bambini di mantenere la concentrazione e rafforza la loro capacità di attenzione.
- Favorisce lo sviluppo del pensiero logico. Con oltre 500 sfide di difficoltà crescente, stimola i giocatori a sviluppare strategie efficaci per risolvere problemi complessi.
- Aiuta a tollerare e gestire la frustrazione: occorre superare i vari ostacoli e ingegnarsi per trovare la giusta strategia. Non sempre si riesce, anzi per quanto mi riguarda è durissima!!
- Favorisce un apprendimento più attivo e non prevede schermi
Qui trovate il link affiliato*1 per vedere e acquistare il gioco su Amazon e se avete altri giochi da suggerire scriveteli nei commenti, altri genitori ve ne saranno grati!
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