L’effetto della prima settimana di scuola è stato quello di ritrovare il silenzio. Ho ritrovato e riscoperto il silenzio intorno a me per alcune ore al giorno in una delle settimane più intense dell’anno. Ritrovare il silenzio ha significato ritrovare il tempo per lavorare senza interruzioni e per visualizzare con un po’ di calma tutti gli impegni, gli appuntamenti, gli incastri extra scolastici e le visite mediche che ci aspettano all’orizzonte.

Ed anche iniziare a intravedere una nuova routine. Settembre è da sempre il mese dei nuovi inizi per me, ma quest’anno partiamo in salita. Dobbiamo riprendere una routine che abbiamo abbandonato per mesi, sarà un anno diverso che ci chiede una posizione nuova e tanta flessibilità in più. Ben ancorati al presente e alla giornata che ci aspetta perché ormai ogni raffreddore è un campanello d’allarme da non sottovalutare e che richiede una nostra decisione rapida e indolore (è solo uno starnuto? È allergia? Ha per caso tossito? Può andare a scuola o devo tenerlo a casa?).

Il ritmo con la DAD

Quando è finita la scuola a giugno, o meglio quando è finita la DAD (didattica a distanza), confesso di aver provato un grande sollievo. Lo scorso anno avevo 3 figli su 4 alla scuola primaria che seguivano la DAD. È stato davvero impegnativo sostenerli in questo percorso, lavorando da casa e continuando a fare tutto il resto di sempre. I bambini non erano affatto autonomi, avevano sinceramente bisogno del mio sostegno, del mio aiuto e per me era quasi impossibile riuscire a lavorare mentre loro seguivano le lezioni.

Un certo equilibrio l’ho trovato solo dopo Pasqua quando ho iniziato a svegliarmi alle 5 e a lavorare intensamente dalle 6 alle 9 (tenendomi la prima ora tutta stretta per me). Questo mi permetteva di seguirli poi nella mattinata con una tranquillità che altrimenti non avrei avuto. Mentre aiutavo loro riuscivo a controllare la mail e rispondere al telefono e poi finivo il lavoro dopo pranzo. Il pomeriggio ero di nuovo insieme a loro per dedicarci a qualcosa di piacevole o per stare semplicemente insieme (link interno).

Il ritmo estivo

Con la fine della scuola ovviamente il ritmo è cambiato e si è rilassato molto per i bambini. Orari più liberi, spazio all’aria aperta e nella natura appena possibile, lettura, gioco e un po’ di compiti delle vacanze. Grande libertà per loro e ancora tanti incastri e sforzi per i genitori. I miei figli sono stati per 2 settimane in un centro estivo in montagna nel bosco e volentieri avrebbero continuato, ma per vari motivi non è stato possibile. Le altre settimane sono trascorse per lo più in montagna, approfittando dello smart working e di qualche giorno della compagnia dei nonni.

Lanciare sassi nel lago: una delle attività estive preferite

Poter stare all’aria aperta in un posto non molto frequentato e con molte avventure a disposizione li ha sicuramente riconciliati con la natura e con tutto il loro bisogno di muoversi, giocare e stare fuori. Sono stati mesi molto belli, in cui stare insieme sempre è diventata la normalità. Mesi nei quali ci siamo conosciuti di più e abbiamo anche litigato molto di più del solito.

Cosa è andato perso

Inevitabilmente ho perso qualcosa in questo grande sforzo fisico e mentale degli ultimi mesi. Ho sacrificato parte del tempo che dedicavo a me per dedicarlo solo ai miei figli e ho visto diminuire la mia lucidità mentale, progressivamente lacerata da un multi-tasking estremo e praticato a lungo. Ho perso parte della mia abituale pazienza per lo stress dettato da questa mancanza di calma e silenzio di cui prima godevo almeno per un’ora al giorno. Il tempo che guadagnavo al mattino mentre loro dormivano era minore ed era principalmente dedicato al lavoro o alle incombenze pressanti.

Come ritrovare il silenzio e il tempo per sé?

Questo ri-inizio della scuola per i bambini segna un nuovo grande inizio anche per noi genitori. Siamo catapultati in una nuova routine con tantissime nuove informazioni, ritmi e consuetudini che ci aspettano. Un bagaglio non proprio leggero che ci chiede tanto in quanto genitori e educatori.

Allora da dove partire per ritrovare il silenzio e il tempo per sé? Per ritrovare quel tempo che può fare davvero la differenza nel modo di affrontare e vivere questo nuovo quotidiano?

Partendo da questi quattro piccoli passi:

1. Decidere.  Sembrerà banale, ma se non decidiamo di darci del tempo, se non decidiamo che ne abbiamo bisogno, continueremo a rimandare e ad essere sopraffatte da altre incombenze. Non ritroveremo questo tempo e neanche questo silenzio.  

2. Tempo per sé vuol dire tempo per dedicarmi a ciò che mi fa bene. Fare fare un po’ di attività fisica al mattino, meditare, organizzarmi le giornate con anticipo, chiamare un’amica, andare dal parrucchiere.

3. Tempo per sé vuol dire sapermi organizzare bene e sempre meglio. Ritornare al menù settimanale, darmi un tempo preciso per cucinare ed eventualmente per il #mealprep, gestire le incombenze per blocchi di tempo, organizzare la settimana e gli impegni dei figli facendomi aiutare dai nonni, da una baby-sitter o da altre mamme dividendosi le prese.

4. Tempo per sé vuol dire anche ritrovare del tempo per leggere, per approfondire quell’argomento che mi appassiona, per scrivere sul blog, per fare formazione, per sognare, per incontrare davvero gli altri, magari anche sui social.

Ritrovare il silenzio significa ritrovare l’energia

Ritrovare l’energia che abbiamo speso in questi mesi passati richiede del tempo. Bisogna sapersi ascoltare e sapersi fermare per poter davvero ripartire. Senza fretta, provando a ritrovare quel ritmo che si concilia bene con la nostra vita, la nostra famiglia e i nostri desideri.

Ho vissuto il silenzio di queste prime settimane diversamente ogni giorno, cercando di usare bene questo tempo in termini di ordine e di spazio. E non è stato facile mettere in ordine le priorità e dedicarmi del tempo, fossero anche solo i 10 minuti per leggere.

L’arretrato su tutti i fronti è tantissimo per cui bisogna riappropriarsi di tutta la pazienza persa in questi mesi. Ci vorranno settimane per riavere davvero del tempo per sé, ma un passo alla volta io voglio riconquistarmi questo silenzio e questo spazio. Ritrovare il silenzio e il tempo per sé è una priorità, ne ho davvero bisogno e credo di non essere l’unica!!

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