Giovanni Bolllea, neuropsichiatra infantile, scrive il libro “Le madri non sbagliano mai” nel 1995 con l’intento di offrire un vademecum ai genitori incerti. Amore, disponibilità all’ascolto, equilibrio e senso dello humour sono gli strumenti per un’educazione equilibrata, secondo il neuropsichiatra.

Le madri non sbagliano mai: un libro semplice ed efficace

In questo breve manuale l’autore vuole rassicurare i genitori, ormai troppo spesso vittime della paura di sbagliare o addirittura di provocare danni psicologici ai figli. L’autore offre chiarificazioni e suggerimenti ai genitori per una crescita equilibrata dei bambini.

Una crescita che secondo Bollea passa attraverso alcuni punti cruciali:

  • Il tempo che si dedica ai propri figli (la chiave secondo l’autore non sta solo nella quantità di tempo ma anche nella qualità del tempo)
  • La collaborazione dei bambini nei mestieri di casa
  • L’attenzione verso il bello, la cultura e il lavoro di fantasia

L’autore sceglie questo titolo provocatorio per opporsi a una visione nella quale il compito di educare sembra qualcosa di troppo difficile e in particolare contro l’etichettatura che alcune volte una madre può subire come “causa di”. Quanti rimorsi, pensieri, recriminazioni si potrebbero evitare?

Bollea vuole rassicurare i genitori: EDUCARE non è poi così difficile. Nei diversi capitoli offre una chiave educativa generale per affrontare qualsiasi situazione e adattare il proprio atteggiamento alle circostanze.

Le madri non sbagliano mai: i bambini a tavola

Alcune pagine sono dedicate al VITTO, che lui affronta per parlare non di cosa sia bene mangiare ma su COME sia bene mangiare. Questo pezzo mi ha fatto prima sorridere e poi riflettere, pensando alle mie cene spesso molto movimentate. Vi riporto alcune frasi non consecutive.

“Su questo stare insieme desidero soffermarmi un po’ di più a lungo perché lo ritengo un momento essenziale nel mondo attuale perennemente di corsa.

I pasti devono essere regolari, per quanto lo consenta l’orario di lavoro dei genitori. L’ideale sarebbe colazione e cena insieme.

E’ importante abolire ogni rimprovero a tavola (non alzarti, non muoverti, stai dritto, non appoggiare i gomiti…). E’ preferibile che il bambino mangi con la mani e acquisti prima la sua autonomia piuttosto che usi bene le posate molto più tardi.”

Le madri non sbagliano mai: il momento della cena insieme

L’ora di pranzo e di cena è un momento di distensione, di armonia. Un’atmosfera tranquilla facilita, inoltre, la digestione! e’ IMPORTANTE Trovare la giusta maniera di trasmettere ai figli le norme igieniche e l’educazione. il mezzo e’ uno solo: l’esempio.”

Io tengo molto al momento della cena che per la nostra famiglia, come per molte, è il momento di ritrovo alla fine di una giornata. Uno spazio per raccontarsi e condividere una buona cena.

Ma non è sempre così. Non è immediato e automatico che i bambini raccontino qualcosa di sé. In effetti bisogna educarsi anche a questo, cominciando a raccontare noi genitori per primi e cercando di parlare uno per volta, ascoltandosi a vicenda ed esercitando molto senso dello humour!

Fin da quando i bambini erano molto piccoli ho stabilito delle chiare regole che riguardavano questo momento:

  • A tavola si mangia seduti
  • Ci si alza solo quando si ha finito tutto e dopo aver chiesto il permesso
  • Non si gioca con il cibo

Io su questo sono veramente rigida: in realtà non sono io ad esserlo, lo sono le regole per una convivenza felice!

Le madri non sbagliano mai: il decalogo di Susan Isaacs

Alla fine di questo libro c’è il decalogo che la famosa pedopsichiatra Susan Isaacs suggerisce alle mamme: ve lo riporto per intero.

Non basta l’affetto.

1. Non dire semplicemente “non fare questo” se puoi aggiungere “ma fai quest’altro”.

2. Non chiamarli “capricci” quando si tratta soltanto di cose che disturbano.

3. Non interrompere qualsiasi cosa faccia il bambino senza dargli un preavviso.

4. Non “portare” a passeggio il bambino, ma vai a passeggio “con” lui.

5. Non esitare a fare eccezioni alle regole.

Particolare della copertina del libro Le madri non sbagliano mai

6. Non prendere in giro il bambino e non fare dei sarcasmi: ridi “con” lui e non “di” lui.

7. Non fare mostra del bambino agli altri e non farne un giocattolo.

8. Non credere che il bambino non capisca ciò che gli dici solo per il fatto che tu non lo capisci.

9. Mantieni le tue promesse e non farle quando sai di non poterle mantenere.

10. Non mentire e non sfuggire alle domande.

I bambini hanno bisogno non solo del nostro affetto e della nostra simpatia, ma anche della nostra intelligenza e dei nostri sforzi per capire la via del loro sviluppo mentale.

L’autore conclude così questo prezioso libro, sottolineando ancora una volta “la necessità dell’Ascolto”. Non ci resta dunque che metterci in ascolto!

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