La routine del mattino con i bambini è un momento delicato e fondamentale per iniziare bene la giornata: qui vi racconto i nostri 3 fondamentali per vivere al meglio questo momento.
Naturalmente faccio riferimento all’età dei nostri figli che sono alla scuola primaria. Il piccolo baby D è ovviamente fuori da questa routine, essendo lui ancora un lattante con orari variabili (devo dire però che da buon quinto figlio si inserisce perfettamente nelle dinamiche della nostra famiglia).
Routine del mattino: piccoli passi verso l’autonomia
Come sapete se mi conoscete almeno un po’, una buona gestione del tempo mi sta molto a cuore, anche in famiglia. Abitudini consolidate e una buona routine favoriscono sicuramente l’autonomia e la sicurezza dei più piccoli, arrivandoci un passo alla volta.
I risvegli a casa nostra sono molto diversi: c’è chi si alza non appena viene chiamato, chi ha bisogno di una coccola e chi invece non vuole proprio alzarsi. L’obiettivo a lungo termine nell’organizzazione del mattino e nel consolidarsi di una buona routine è sempre stato che potessero arrivare ad essere autonomi. Questo non significa che abbiano fatto tutto da soli fin dall’inizio, ma gradualmente ci sono arrivati e oggi tutti e quattro sono in grado di prepararsi per andare a scuola, sapendo esattamente cosa fare.
E’ stato un lavoro iniziato fin da quando erano più piccoli per creare una strada che li portasse ad essere anche creativi nella gestione del tempo del mattino, tant’è vero che il cambiamento più innovativo, se così si può dire, è arrivato proprio da loro.
Ma vediamo bene quali sono i 3 fondamentali che ci hanno aiutato ad arrivare a questa autonomia.
Routine del mattino con i bambini: 3 fondamentali
1. Renderli consapevoli
I bambini non sono attori passivi, ma i veri protagonisti. Questo significa coinvolgerli nella preparazione di ciò che occorre per uscire di casa, in modo evidentemente diverso a seconda delle età. L’importante è che siano consapevoli dei vari passi del mattino: svegliarsi, andare in bagno, fare colazione, vestirsi. E’ importante trovare per ognuno la sequenza che funziona meglio (vestirsi e poi fare colazione o il contrario?). L’obiettivo a lungo termine è svegliarsi al mattino sapendo dove sono i vestiti, quando e come fare colazione, dove si trova lo zaino, la giacca ecc.
Giocare d’anticipo è naturalmente una strategia utile: alzarsi al mattino con la camera e la casa in ordine, i vestiti pronti, lo zaino fatto e magari anche la tavola apparecchiata per la colazione è sicuramente un grande aiuto.
2. Fare in modo che ci sia il tempo giusto per fare tutto
Questo significa un tempo adeguato per la colazione, per andare in bagno e per vestirsi. E’ meglio non avere i minuti contati, ma giocare d’anticipo perché gli imprevisti o semplicemente i tempi fisiologici dei bambini non sono i nostri (quello che a casa nostra chiamiamo il “cacca-time”..)
Negli anni ho visto quanto sia produttivo valorizzare il momento della colazione. Tante volte può essere un momento nel quale si dice solo ai bambini: “sbrigati, mangia, coraggio, avete solo più 5 minuti” e così via. Quando invece c’è il tempo necessario, la colazione si può gustare e si riesce anche a chiacchierare insieme. Inoltre, è una occasione per ripassare il programma del pomeriggio e gli accompagnamenti vari.
3. Curare il tempo dell’uscita da casa
Questo significa fondamentalmente due cose. Innanzitutto, curare la disposizione logistica di tutto ciò che occorre al mattino e di quello che devono portarsi dietro i bambini. Quindi uno spazio adeguato per riporre gli zaini, le scarpe, la giacca, la mascherina: occorre un ingresso funzionale alle esigenze della famiglia.
In seconda battuta significa salutarsi bene, o meglio lasciarsi bene. Per la fretta dell’ultimo minuto si rischia di accelerare questo momento o di focalizzarsi di nuovo soltanto sugli ordini e i solleciti da impartire alla truppa. Ricordiamoci che una dose in più di gentilezza ci fa uscire di casa tutti meglio propensi ad affrontare la giornata.
Avvisare con anticipo può essere un aiuto a uscire con calma, ma puntuali.
Routine del mattino con i bambini: la vera svolta è arrivata da loro
L’arrivo di baby D ha ovviamente stravolto le mie mattine e un po’ della nostra routine, anche se ho combattuto perché non cambiassero troppe cose.
È successo però che non riuscivo più a svegliarmi tanto presto e mi perdevo fra i vari risvegli arrivando sempre in ritardo a svegliare un figlio o l’altro. Finché uno dei miei figli (il più metodico che ha adesso 8 anni) mi ha chiesto di comprargli una sveglia.
Io non ci avevo mai pensato.
Probabilmente avrei continuato a svegliarli tutti fino ai 18 anni! Talvolta penso di superare le difficoltà rigidamente, senza pensare cosa devo cambiare e senza pensare che possano esserci altre opzioni.
La sveglia è stata la svolta.
Mio figlio punta la sveglia alle 6.55 e sveglia i fratelli. Mediamente alle 7.05/7.10 sono tutti vestiti e mi aspettano per fare colazione insieme. Succede talvolta che qualcuno non si alzi e allora vado io a chiamarlo. Ci godiamo il tempo della colazione con più calma: alzandosi loro in autonomia sono molto più rapidi a vestirsi e andare in bagno, così rimane più tempo per la colazione.
Questo fatto mi ha molto stupito e mi ha fatto riflettere. Non si smette mai di imparare dai figli. Ho come l’impressione che potrebbero essere molto più autonomi di quello che sono, bisogna proprio lasciarli un po’ andare e trovare soluzioni creative.
Qui trovate il mio racconto su IG di questo, unito ad altre riflessioni.