L’educazione del carattere nel bambino

Mi sono sempre chiesta se una educazione del carattere fosse possibile nel bambino o se le caratteristiche innate della nostra persona non siano modellabili. Quest’ultima possibilità mi sembra evidente nell’adulto e ancora di più nell’anziano, ma nei bambini? E’ possibile l’educazione del carattere nel bambino?

Ho avuto questa domanda più forte di fronte a un figlio che ha un carattere mediamente più difficile degli altri. Decisamente un carattere forte, poco malleabile e per niente disponibile ad accogliere regole e indicazioni. Questi aspetti da corazza tengono dentro un cuore grande, una dedizione e una generosità che colpiscono.

Ci sono delle situazioni che generano emozioni molto forti e sentite, tirando fuori reazioni istintive e per niente controllate. I bambini hanno bisogno di essere accompagnati nel riconoscere e gestire queste emozioni, cercando sempre di tirare fuori il meglio nel rapportarsi con gli altri. 

La frase: “eh ma sai questo è il suo carattere…è fatto così…” mi ha sempre lasciata a metà fra un sorriso e l’atroce dubbio di non fare qualcosa che la situazione invece mi chiede.

Mettere al centro l’educazione del carattere

Quando ho letto il libro “La Famiglia Imperfetta”, di cui ho parlato già qui, ho ritrovato delle pagine che mi hanno confortato. L’autrice sottolinea quanto sia centrale oggi rimettere al centro l’educazione del carattere del bambino.

Ogni bambino ha le sue doti, i suoi pregi e segue il suo percorso scolastico. Ma tutto questo non basta. E’ importante che il bambino possa imparare ad avere buone relazioni con gli altri (compagni, adulti di riferimento, genitori). Infatti proprio la capacità di avere buone relazioni con gli altri e di saper vivere insieme agli altri consentirà poi al bambino di riuscire nel lavoro e nella vita affettiva.

E dove si può imparare ad avere buone relazioni? La famiglia, ci dice l’autrice, è sicuramente un luogo privilegiato per questo.

La famiglia come luogo di educazione del carattere del bambino

Perché proprio in famiglia?

La famiglia è un sistema dinamico, un luogo dove ci si educa reciprocamente e dove è possibile imparare tanto. Innanzitutto ad avere una visione positiva della vita e poi ad esercitare la capacità positiva di ricominciare. D’altronde è proprio in famiglia che possiamo imparare e insegnare ai nostri figli a ricominciare ad ogni istante.

Inoltre è proprio in famiglia, ci dice l’autrice, che si sviluppa un sereno senso del proprio limite e le nostre doti di pazienza e volontà possono ampliarsi.

L’autrice ricorda le differenze tra l’adulto e il bambino nella visione della realtà: questo svela un modo nuovo di spiegare le cose ai bambini.

“Il bambino e l’adulto non hanno la stessa capacità di interpretare la realtà: ce ne accorgiamo spesso quando abbiamo la pazienza e la curiosità di ascoltare i nostri piccoli…”

Da “La Famiglia Imperfetta”

Per esempio, l’egocentrismo caratteristico del bambino lo porta ad interpretare e leggere il mondo a partire da se stesso e dalla proprie concrete esperienze. Il bambino ha grande difficoltà a pensare che le cose e le persone funzionino sempre, al di là di lui, dei suoi bisogni o della sua presenza.

Questo egocentrismo ha a che fare con l’immaturità del pensiero del bambino e sapere che i bambini leggono il mondo a partire da sé può aiutarci a capire come sia meglio rapportarci con loro.

“Per esempio dedicare un po’ di tempo e attenzione a spiegare le cose, con un linguaggio che vede essere semplice anche quando i bambini parlano ormai bene e con un linguaggio ricco: questa difficoltà a capire infatti non è legata a un problema di maturazione emotivo-cognitiva.”

Da “La Famiglia Imperfetta”

Come arrivare all’educazione del carattere

Il carattere si va quindi strutturando e consolidando poco alla volta sulla base di interazioni molto complesse. Un intreccio di dotazioni innate e storia personale. Ognuno di noi nasce con temperamenti diversi, potenzialità affettive ed intellettuali assolutamente originali.

Basta pensare alle diversità che possono esserci fra due fratelli, nati dagli stessi genitori, somiglianti fisicamente, ma completamente diversi per indole e carattere.

La forma che il carattere di ciascuno prenderà si costruisce all’interno del mondo delle relazioni (così come l’immagine che ci facciamo di noi stessi): la famiglia è il primo luogo di relazioni nel quale il bambino cresce e si sviluppa.

Quali sono allora i punti da tenere a mente per perseguire una educazione del carattere del bambino?

3 punti da cui partire per l’Educazione del Carattere

L’autrice sottolinea quanto sia importante sviluppare una buona comunicazione con il bambino. Tanti equivoci e malintesi nascono da questo: quante volte pensiamo di essere stati chiari ed efficaci nella nostra comunicazione ma scopriamo il contrario?

Praticare un ascolto attivo. Probabilmente non avremo subito una risposta, ci costerà molta più fatica e dovremo uscire dai nostri schemi, ma praticare un ascolto attivo è la via per comprendere meglio il bambino. Ascoltare non vuol dire non parlare, ma parlare al momento giusto (e non troppo!).

Sviluppare la capacità empatica. La parola chiave rimane l’immedesimazione: smettiamo di giudicare gli altri e proviamo ad immedesimarci come punto di partenza per un vero dialogo.

8 COMMENTI

  1. Che bel post! Ho due figli maschi con 21 mesi di differenza e sono completamente diversi. Caratteri opposti e reazioni diverse davanti allo stesso problema. Io chiedo molto e li faccio parlare il più possibile. Credo anche io che alla base dell’educazione sia fondamentale la comunicazione con i propri figli!

  2. ciao Lizzyelibetta
    io non ho figli ma ho insegnato inglese (non ho insegnato religione) per 14 anni nella scuola primaria e secondaria (elementare e media). Vedo la cosa dall’esterno. Ti assicuro che noi insegnanti capiamo subito che rapporto c’é tra il bambino e il genitore, se il genitore c’é o é assente, se il genitore educa o non educa, insegna o non insegna (i valori) se il rapporto é buono o no. Si capisce subito perché gli insegnanti sviluppano con il lavoro un certo fiuto e come vedono il bambino a scuola, il comportamento, come interagisce con compagni e adulti, come si impegna nei compiti, grado di autonomia acquisita, così vengono giudicati i genitori dagli stessi insegnanti, appunto. Purtropppo é così ma sin dalla prima settimana di scuola a settembre, un insegnante ha già capito dal bambino che tipo di genitori ha. Purtroppo l’insegnante é un giudice spietato dei genitori, e … ehm, , spesso ha ragione. Io penso che il bambino si forma prima di tutto a casa con la famiglia, con l’esempio dei genitori e con il dialogo. Il senso del rispetto della persona e dell’ambiente il bambino lo acquisisce a casa in modo naturale, solo se il genitore ci sta dietro. E’ chiaro che a scuola gli insegnanti elaborano 1000 progetti per l’ambiente e per la socializzazione e per l’integrazione e per l’inclusione ecc. E’ chiaro. Ma per la crescita e lo sviluppo della persona del bambino il vero maestro di vita é il genitore. Il maestro di scuola ha solo un’azione complementare e non si può sostituire al genitore. Dici bene nel tuo blog dell’importanza della famiglia. E te lo confermo io che ti parlo da insegnante.

    • Sono d’accordo con te, in ogni caso anche la famiglia ha bisogno del supporto della scuola e degli insegnati, purché ci sia un’alleanza e una condivisione forte. In questa quarantena ti assicuro che abbiamo capito quanto la scuola sia fondamentale (maestri, compagni, socialità, ecc)

  3. Quello che poni all’inizio resta un dubbio affascinante. Personalmente, avendo tre figli diversi per età e temperamento, credo sia molto importante la sintonia tra lo “stile genitoriale” e il temperamento. Insomma, il tener conto che i figli non sono tutti uguali. Quanto è difficile a volte non puntare il dito contro il “carattere” e trovare modi di ripartire!

    • Guarda credo sia davvero difficile, però semplicemente dire: è fatto così e non fare nessun tentativo mi ha sempre lasciata perplessa e insoddisfatta. Comunque fare il genitore è il mestiere più difficile del mondo!!

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