In questi tempi di #Codiv19 ci si trova in condizioni più estreme del solito: mamme, lavoratrici, maestre e colf in una sola volta e spesso in contemporanea. Ancora di più del solito una buona gestione del tempo può aiutare. In questo post vi svelo 4 abitudini per gestire bene il tempo quotidiano, valide sempre e ancora di più adesso.

Ci sono infatti piccole azioni che possono fare la differenza nella gestione del tempo delle nostre giornate, soprattutto nelle giornate delle mamme di oggi che si trovano a gestire casa, figli e un lavoro, almeno come base di partenza. Spesso da sole o con pochi aiuti.

Queste piccole azioni nel tempo possono diventare delle abitudini ed ecco che possono fare la differenza. Anche oggi.

Gestire bene il tempo: 4 abitudini che fanno la differenza

Gestire bene il tempo che abbiamo aumenta la nostra autostima, il nostro senso di realizzazione e la soddisfazione per come si è spesa la giornata o anche solo un pezzo della giornata.

Qui vi propongo 4 decisioni che sono diventate nel tempo delle abitudini quotidiane e che nella mia giornata fanno decisamente la differenza. Anche in questo tempo così difficile.

1. Preservare del tempo per sé

Questo oggi per me coincide soprattutto con l’alzarmi un paio d’ore prima del resto della mia famiglia. Alcune volte anche solo 1 ora prima, altre volte di più.

Premetto che posso fare questa scelta solo perché ho di nuovo un sonno regolare e dei bambini abbastanza grandi. Ormai quasi nessuno dei miei figli si sveglia la notte, normalmente vanno a letto alle 21 e gli sveglio con fatica intorno alle 7. In questo momento vanno a letto dopo le 21 e si svegliano verso le 8. Io per stare bene mediamente dormo 7 ore, talvolta 8.

Ma perché non dormire fino all’ultimo secondo utile e decidere consapevolmente di togliermi qualche ora di sonno? Qualche anno fa non avrei mai neanche pensato lontanamente a questa possibilità.

Alzarmi prima di tutti mi consente nella quiete del mattino e nel silenzio più assoluto di fare alcune cose molto importanti per me. Piccoli gesti che mi consentono di aprirmi alla giornata in positivo e con energia. Come fare pilates (e la mia schiena ringrazia), leggere, meditare, portarmi avanti con le incombenze della casa, scrivere, fare la doccia e colazione. Non tutte queste cose insieme ogni mattina e non per forza in questo ordine. Ogni giorno è diverso, ma inizia con lo stesso ritmo e dando tempo a quelle che considero priorità.

2. Spegnere il cellulare

Fino a qualche tempo fa non spegnevo mai il telefono. Semplicemente lo mettevo silenzioso o impostato sul non disturbare. Per me era uguale spegnerlo o metterlo silenzioso, poi la scorsa primavera ho iniziato a spegnerlo ogni sera: dopo più di un anno posso dire che questa decisione mi ha dato molti benefici.

Ho deciso un orario preciso a fine giornata nel quale lo spengo, poi lo riaccendo la mattina una volta usciti di casa o poco prima di uscire, se devo controllare dei messaggi. Fino a un anno fa il mio cellulare era costantemente acceso ed era la prima cosa che guardavo al mattino. Adesso viene dopo le priorità del mattino (anche questo è preservare del tempo) e per me significa staccare la mente da questo strumento che adoro.

Spegnere il cellulare significa tenere un tempo soltanto per me, in cui non ci sono e in cui non rischio di perdere tempo. Solitamente dedico questo tempo serale alla pianificazione dettagliata del giorno successivo (bastano pochi minuti concentrati per non dimenticare nulla il giorno dopo), talvolta alla scrittura e sempre alla lettura.

3. Usare la sveglia

Uno dei motivi per cui non spegnevo il cellulare era la sveglia del mattino e il fatto di poter vedere sempre che ore fossero durante i risvegli notturni. Ho risolto questa obiezione semplicemente comprando una sveglia digitale.

Tenendo spento il cellulare mi allontano volontariamente da tutte le connessioni e dall’istinto talvolta compulsivo di controllare le notifiche e leggere dallo schermo. Mi addormento più velocemente rispetto a prima, non vengo distratta da vibrazioni o luci. Comprare una sveglia è stata una svolta.

All’inizio sembrava quasi un ritorno al passato, in realtà si è rivelata una scelta azzeccata ed utile.

4. Organizzare la giornata per blocchi di tempo  

Noi donne e mamme siamo bravissime a fare tante cose, a farle in contemporanea, a pensare in anticipo ed ad organizzare le attività di tutta la famiglia. Io di solito faccio più cose allo stesso tempo, soprattutto in termini di pensiero e pianificazione.

Il rischio è poi diventare una mosca impazzita e fare le cose in modo approssimativo. Questi giorni di assestamento da Corona-Virus, a casa in smart working con i bambini che devono studiare, ne sono una dura prova.

Allora ho sperimentato la convenienza della divisione in blocchi del tempo: svolgere un’attività alla volta e darle un tempo preciso. In quell’ora o due ci si focalizza solo su quell’attività, senza pensare ad altro e appuntando eventuali pensieri importanti o cose da fare. Finito quel tempo si passa all’attività successiva.

Questa è stata sicuramente una buona base per riorganizzare il tempo a casa in questo periodo e lo era già prima, partendo da ciò che è davvero necessario, in questo momento il lavoro e lo studio.

Naturalmente la gestione a blocchi del tempo si può applicare anche a tutte quelle attività domestiche che, ahimè, ora non possono essere delegate a nessun’altro. Dedicare 2/3 ore per cucinare come base per la settimana, almeno 6 ore settimanali alle pulizie generali, 1 ora ai bucati e al riordino approfondito di un armadio, 1 ora al cambio lenzuola, 30 minuti al riordino e 30 minuti alla pulizia dei bagni ogni giorno, 10 minuti a pianificare il giorno successivo. 

Gestire bene il tempo oltre le abitudini: semplificare

Spesse volte tendiamo a complicarci la vita da soli. Essere una pluri mamma può aiutare a sviluppare invece la capacità del “semplificare”. Semplificare è infatti una forma di sopravvivenza sottovalutata e sottostimata. Essere creativi là dove c’è una difficoltà, una criticità, un problema e cercare una soluzione che semplifichi.

La famiglia come una squadra deve considerare le esigenze di tutti e farle convergere per il bene comune (e per la sopravvivenza delle mamme).

Questo significa per esempio un menù unico per tutti, i grandi che aiutano i più piccoli, aiutarsi nei lavori domestici e nel riordino quotidiano e quello che non si riesce a fare oggi si farà domani. Stare all’essenziale e cercare di ascoltarsi l’uno l’altro. Anche se la casa non è così splendente come desidereresti.

Queste sono per me ormai abitudini consolidate per gestire bene il tempo in famiglia. Talvolta scelgo liberamente di non seguire queste abitudini, sempre con pessime conseguenze. So che queste abitudini mi tengono in rotta e non mi fanno perdere la bussola, altrimenti rischio di ritrovarmi a navigare a vista.

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