Libera i talenti del tuo bambino è l’ultimo libro di Francesca Valla, insegnante di scuola primaria, formatrice, counselor e soprattutto mamma. L’ho scoperta su IG e qui trovate il suo profilo, ricco di spunti interessanti.

Questo libro ha cuore il fatto che ogni bambino possa essere pienamente sé stesso in quanto unico e speciale. L’autrice ci racconta nel corso delle pagine come aiutare i bambini a coltivare i propri talenti, come stargli accanto, come riconoscere tali talenti e valorizzarli. Questo e molto altro, toccando diversi argomenti e situazioni della vista quotidiana. Questo post non vuole fare un’analisi del libro, ma lasciarvi degli spunti. Evidenziare alcune parti che mi hanno colpito e che mi porto a casa nel quotidiano.

Le domande come punto di partenza

Come genitori siamo continuamente assaliti da dubbi e da domande: staremo facendo bene? Sarà la scelta giusta? Potrebbe sembrare un segno di debolezza e invece porsi domande è l’unico modo per ricercare la vera educazione.

Questo libro mi ha entusiasmato perché Francesca non ci dice cosa dobbiamo fare. L’autrice infatti propone delle occasioni che possano aiutarci a diventare gli “allenatori emotivi” dei nostri figli.

Il nostro modo di guardare, cogliere e capire i figli fa una grande differenza nel poterli aiutare a prendere coscienza delle loro potenzialità e dei loro doni.

Libera i talenti del tuo bambino: ma cos’è davvero il talento?

Il talento è una disposizione naturale, una attitudine a qualche cosa. Ogni disposizione naturale è inscritta nell’unicità dell’individuo e richiede di essere riconosciuta e coltivata.

Francesca ci indica passi e stimoli a cui potersi ispirare per iniziare a conoscere veramente chi sia nostro figlio e a liberare questi talenti. Ovviamente non è mia intenzione svelarli tutti, li trovate nel libro, ma mi voglio soffermare su alcuni mi hanno davvero incuriosito e colpito.

Imparare l’arte dell’ascolto attivo

Ascoltare attivamente è “la capacità di praticare un ascolto che sia comprensivo, empatico e non direttivo”. Aprirsi al bambino, arrivando a cogliere i suoi pensieri e le sue emozioni. È fondamentale osservare il linguaggio non verbale del bambino e allo stesso tempo imparare a metterlo a suo agio. Nel libro viene anche riportato il metodo proposto da Thomas Gordon, noto psicologo americano, che prevede 4 piccoli passi per imparare ad esercitare l’ascolto attivo nei confronti dei nostri figli. Spesso accade che i figli ci vogliano parlare nei momenti meno appropriati (per noi) e forse è proprio in quei momenti che occorre fermarsi e mettere in atto questa semplice tecnica.

Empatia & Accompagnamento  

L’empatia è davvero importante per rapportarci con i nostri figli. L’empatia è la capacità di sintonizzarsi con loro, con il loro stato emotivo e la loro posizione. L’empatia ci avvicina al bambino facendogli percepire chiaramente che siamo con lui in questa fatica, gioia o sofferenza, lasciando ogni giudizio nei suoi confronti.

A questo si aggiunge l’accompagnamento dei genitori verso la crescita e il superamento dei momenti più difficili. Assicurare la presenza e il sostegno ai propri figli, senza dover imporre loro cosa fare o quale decisione prendere.

Libera i talenti del tuo bambino: aiutami a capirti

Molto spesso la comunicazione che utilizziamo con i nostri figli non favorisce “una relazione intima ed autentica” con loro, ritrovandoci a sprecare molto tempo a dire loro come dovrebbero essere. Una frase che l’autrice utilizza nelle situazioni di emergenza è: “aiutami a capire che cosa sta succedendo”.  Nel caso di un comportamento di nostro figlio che facciamo fatica a capire e ad accettare è essenziale fare in modo che il bambino possa sentirsi libero di parlarne. Riuscire a guardare in faccia qualsiasi emozione stia provando insieme a lui, senza che si senta sbagliato. Cercare di capire insieme cosa è successo, cosa ha provato e poi come si è sentito. Staccare il comportamento dalla persona ci permette di rimarcare che non è il bambino ad essere sbagliato ma il suo comportamento.

“Soltanto un bambino che si sente ascoltato e accettato con le sue fragilità è in grado di intraprendere la strada del cambiamento”.

Questo punto è la chiave di svolta per tantissime situazioni e può essere l’inizio di tanti momenti di crescita.

Vi consiglio questo libro per gli innumerevoli spunti pratici che vi troverete, spunti che potranno essere dei veri momenti di crescita per noi genitori.

4 COMMENTI

  1. ciao L’ascolto attivo deve essere messo in pratica anche dalle maestre dimscuola primaria e materna. L’ascolto attivo vale anche per gli studenti di scuola media per lo sviluppo dell’autostima. Sono d’accordo. Non solo i bambini, non solo le mamme ma che il personale educativo scolastico. Grazie per il post.

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