La notte quando sono sveglia per allattare, o meglio le volte che rimango sveglia, inizio a pensare e pensare e stanotte pensavo proprio a quanto costa un figlio. Ci pensavo perché per Davide è successo qualcosa che non avevo quasi sperimentato prima e che mi ha letteralmente aperto nuovi orizzonti.

Si, perché se è vero che un figlio costa, sia come fatiche che economicamente (e non intendo fare qui i conti), è anche vero che molto, se non tutto, potrebbe arrivarci in modo gratuito. Si avete letto bene, in modo gratuito.

Il quinto figlio maschio: almeno avete già tutto!

Questa é la frase che ci siamo sentiti dire tante volte e che tanto mi ha fatto sorridere.

Sorridevo perché noi non avevamo più nulla, a parte qualche capo di vestiario che avevo conservato per ragioni prettamente affettive.

I nostri primi quattro figli sono molto vicini d’età, tant’è che non ho smesso per anni di cambiare pannolini e spingere passeggini. Quando il “piccolo” era fuori da questo loop non mi sembrava vero! Ho iniziato quindi a dare via tutto ciò che non usavamo più, prima gradualmente, poi in modo massiccio.

Ho dato via i vestiti alle amiche e poi tutte le attrezzature ad amiche o ad enti di carità: culla, lettino, seggiolini pappa, seggiolone, passeggini, set pappa e biberon, lettini da campeggio, sdraietta, vaschetta per il bagno, bavaglini, ecc.

L’ho fatto molto contenta di poter dare quegli oggetti a chi li avrebbe nuovamente usati.

Dare dà molta più gioia che ricevere.

Non ho mai venduto quasi nulla perché intorno a me vedevo sempre persone che potevano averne bisogno e poi perché le cose per essere vendute devono essere perfette. Le nostre dopo quattro figli non lo erano sicuramente, ma questo non voleva dire che non potessero essere usate ancora.

Quanto costa un figlio: la dote di Davide

Ecco l’altra notte mi è venuta in mente proprio questa immagine: la dote di Davide.

Tanti amici ci hanno prestato o regalato svariate cose per Davide e così mi sono ritrovata sommersa di tutto ciò che occorre per un neonato. In più sommersa di gratitudine.

Vestiti per il primo anno di vita e oltre, seggiolone, passeggino, culla… Quella che dentro di me era una preoccupazione, seppure velata, ha ritrovato una risonanza nel cuore delle persone che mi ha davvero commosso.

Mi sono ritrovata ad avere praticamente tutto, tant’è che per l’attrezzatura di Davide ho speso soltanto 50€ per navicella e ruote con passeggino annesso (comprati usati ma come nuovi su Facebook).

Ovvio che al primo figlio si abbia piacere di comprare le cose nuove, che ognuno abbia esigenze e gusti diversi, ecc.. Ma chiediamoci: per quanto poco tempo userò queste cose? Cosa mi serve davvero?

E se questo scambio virtuoso invece che un’eccezione diventasse la normalità?

Quanto costa un figlio: se comprassimo di meno?

Ormai diamo per scontato che certe cose vadano comprate per forza nuove o addirittura che vadano assolutamente comprate. Oggetti che pensiamo indispensabili sono in realtà opzionali, oggetti che riteniamo debbano essere nuovi potrebbero essere anche comprati usati o riutilizzati e passati da amici e conoscenti.

In ogni caso riflettevo che i miei 50€ di spesa sono la scelta più ecologica che io potessi fare, più dei pannolini lavabili o della raccolta differenziata.

Inoltre tutta la roba che mi è arrivata non è affatto all’ultimo stadio di vita: dopo di me tornerà a chi me l’ha prestata o andrà a qualche altra mamma che ne ha bisogno. Un circolo virtuoso che ho sempre condiviso con le amiche, e che tuttora condivido, per ciò che riguarda l’abbigliamento.

Quanto costa un figlio: spazio alla gratitudine

Questo post nasce dalla gratitudine che ho per tutte le persone che liberamente e gratuitamente ci hanno aiutato per l’arrivo di Davide, prestandoci o regalandoci cose usate, ma come nuove. Ogni volta che uso qualcosa mi ricordo della persona che me l’ha fornito e sorrido!

Le scrivo qui, per me, per non dimenticarmi della generosità che ha abbracciato la nostra famiglia. E poi lo scrivo per voi che leggete perché possa ampliarsi questo circolo virtuoso che alimenta gioia e gratitudine!

Ringrazio davvero con il cuore:

Valentina per i tantissimi vestiti, belli e praticamente nuovi, per la fascia e per altri vestiti che Davide metterà più avanti

Alessandra per i vestiti dai 9 mesi in avanti che ha conservato per Davide

Simona per la culla, la culla bis, le lenzuola per culla e lettino, l’indispensabile abbigliamento prémaman e la palestrina.

Silvia per la sdraietta, la vaschetta, il marsupio, il sacco nanna, lo scalda biberon & altre mille cose

Chiara per il passeggino, il seggiolone e dei piccoli giochi dei suoi adorabili figli

Chiara per l’abbigliamento prémaman e l’ovetto per l’auto, Mari Fra per i preziosi vestiti prémaman, Giulia per la bilancia, Donata per avermi recuperato un gioco al volo e Silvia per il mobile fasciatoio e il lettino che useremo in montagna!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.