La maternità mi ha travolto come un treno in corsa modello “Frecciarossa” e ora che mi sento su un “Regionale” il ritmo più lento mi culla, riesco a respirare con più calma e mettere in ordine i pensieri.  

Ogni cosa ha il suo tempo, diceva la mia nonna e forse non solo la mia. La pazienza non è una mia dote innata, ma in questi anni l’ho coltivata ed è come una molla. Più la tiri, più si allunga, più ti permette di conquistarne un po’ in più e ti fa aspettare il momento giusto per parlare, scrivere o agire.

Bimbo che gioca nel bosco
Capanne nel bosco: stupirsi con poco

Non appena lo stupore che mi avvolge – per aver veramente aperto un blog senza che rimanesse solo un sogno o un pensiero – mi abbandonerà, ritornerò più lucida. 

Da quando l’ultimo arrivato ha superato la soglia dei 3 anni la vita familiare ha avuto un flusso leggermente meno caotico. Sono tornata a fare cose che non ho fatto per molto tempo e tutto oggi ha un sapore nuovo, un gusto migliore, un profumo più dolce e un suono più armonioso. Ma questo è possibile solo grazie a ciò che ho vissuto in questi anni così intensi. E per questo mi sento #sempreindebito e piena di gratitudine.

4 figli in 4 anni sono un viaggio ad altissima velocità, soprattutto all’inizio, eppure la famiglia è il luogo dove ho imparato e continuo ad imparare ogni giorno. Più di quanto mi sarei mai immaginata.

Bambini che giocano in una capanna nel bosco

Pensare al compito infinito che noi genitori abbiamo nei confronti dei nostri i figli mi fa sprofondare in un mare di inadeguatezza dove mi ritrovo come una piccola Dory dispersa nell’oceano sconfinato.

Ma questa vertigine mi costringe a mettere a fuoco ciò di cui devo preoccuparmi veramente, ossia di me stessa. Devo educarmi io: il punto sono io, come vivo io, che cosa mi sta a cuore, per che cosa e per chi vivo, che sguardo ho sul reale e su chi mi è più vicino (ammetto che lo sguardo sui più lontani è più semplice, almeno finché rimangono lontani :-))

Bambino che gioca in una capanna nel bosco

Questo pensiero ogni volta mi rincentra, mi toglie molte ansie e mi spinge ad attaccarmi a tutto ciò che di vero incontro sul mio cammino. Continuare a stupirsi e a trattenere ciò che vale, perché se ti stupisci di sicuro impari.  

Occhi aperti e cuore in ascolto fra una corsa e l’altra.

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